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Metodi educativi: affidarsi ad un professionista per non sbagliare

I metodi educativi

Un tema ampio e complesso che da secoli è centrale nella nostra società e sin dagli studi più antichi costituisce un oggetto difficile da approfondire. AES Domicilio offre servizi educativi a Como, e aiuta i genitori con sostegno per genitori. L’educazione può essere differente da famiglia a famiglia, può differire per radici, per cultura, per religione, ma tutti i metodi educativi sono riconducibili a tre grossi ceppi:

Metodi educativi: l’autoritarismo

è il metodo che può essere identificato con il “genitore fabbro”. Tale metodo, infatti, prevede l’uso della forza, il rigore, la disciplina.

I genitori che seguono tale metodo urlano e alle volte picchiano i loro figli per ottenere dei risultati ma genitori autoritari e severi sono anche coloro i quali non alzano le mani sui propri figli, alzando invece la voce. In tal modo sono convinti di non esagerare, senza pensare alle conseguenze psicologiche che può avere tale comportamento oppure tenendone conto ma sminuendone l’importanza, ragionando di “si io alzo la voce ma gli fa solo bene, si forma il carattere!”

Niente di più errato!!! Le conseguenze del metodo autoritario sono, infatti, ansia, insicurezza e sfiducia in se stessi. I figli crescono terrorizzati dall’idea di poter sbagliare. Il risultato che si ottiene è di creare un fantoccio e non un figlio, un essere insicuro di sé che spesso somatizzerà le proprie insicurezze, attraverso mal di testa continui o ammalandosi spesso.

Metodi educativi: l’iper protezionismo

è il metodo diametralmente opposto al precedente e nato appunto per contrastarlo. Tale metodo però perde di vista un elemento fondamentale dell’educazione del figlio, ossia quello di dare delle regole ben precise.

I genitori, infatti, convinti che non bisogna causare traumi al bambino, evitano a prescindere contrasti. In tal modo diventano servi dei bambini, lo lavano, lo vestono e addirittura lo lasciano dormire nel proprio letto. Il bambino si sente quindi padrone della situazione, sa di avere i genitori al suo servizio e crede che sia giusto così e che sia così che deve essere. Ecco quindi che dinanzi a “no” oppure a situazioni che non sono com’egli, vuole, si arrabbia, scalcia, strepita e fa i capricci

Metodi educativi: il metodo misto

è forse il più difficile da “risolvere” poiché è appunto un misto dei precedenti. I genitori sono servi del bambino, lo riveriscono e lo assecondano il più possibile finché non esplodono in scenate pazzesche. Tal metodo può essere considerato da molti “bilanciato” perché si pensa appunto di bilanciare dolcezza con fermezza, o per usare una metafora di utilizzare “il bastone e la carota”.

Tale metodo non è efficace perché le scenate avverranno sempre per piccolezze, per ragioni di volta in volta differenti o ancora per situazioni che fino a quel momento sono state accettate e questo genera confusione nel bambino che non saprà mai quale reazione aspettarsi dal genitore, non avendo regole precise. Il risultato sarà che il figlio avrà insicurezze e fobie nascoste sotto “strati” di arroganza e presunzione. Tale comportamento è ad esempio visibile nei bulli, che sfruttano la loro forza, comportandosi da arroganti ma che in realtà nascondono una grande insicurezza.

Metodi educativi: gestire i casi difficili

Dall’analisi di questi tre metodi ci rendiamo conto che tutti o nessuno potranno servire per creare un equilibrio nelle nostre case: lo scopo deve essere infatti quello di raggiungere un certo grado di serenità dialogando con chi siamo tenuti a crescere e valutare le loro diverse esigenze.

Il rispetto e la fiducia reciproche sono parole chiave per chi voglia instaurare un rapporto anche con chi ha un carattere difficile e molte volte il tramite di un educatore specializzato potrà darvi una mano nel gestire situazioni complesse che non si sa come affrontare.

Fare il genitore è il mestiere più difficile quando si vogliono ottenere risultati efficienti e affidarsi è spesso la soluzione più giusta per non sfociare in irreparabili errori.